Aggiornamento Decreto Flussi 2024 e 2025
I cittadini non comunitari possono fare domanda per l’ingresso in Italia per lavorare, grazie al nuovo decreto flussi 2025
Il Decreto Flussi 2025 in Italia regola i flussi di ingresso per i lavoratori stranieri, con una quota massima fissata a circa 181.000 ingressi. Questo decreto, approvato il 27 settembre 2023, divide le quote tra lavoro subordinato stagionale, non stagionale, e lavoro autonomo. In particolare, sono previsti 110.000 posti per il lavoro stagionale e 70.720 per il lavoro subordinato non stagionale, mentre 730 posti sono riservati al lavoro autonomo.
Tra le novità, il decreto introduce click day scaglionati per diversi settori, con date specifiche per la presentazione delle domande. Le prime domande possono essere precompilate online dal 1° al 30 novembre 2024, in preparazione dei click day che si terranno il 5, 7 e 12 febbraio 2025. Inoltre, una seconda finestra di precompilazione sarà disponibile dal 1° al 31 luglio 2025 per i posti riservati al settore turistico-alberghiero, con il click day finale fissato al 1° ottobre 2025. Per facilitare la procedura, il decreto richiede l’uso di identità SPID o CIE per l’accesso e una PEC per le comunicazioni ufficiali.
La precompilazione sarà possibile:
Durante questo periodo, le domande possono essere compilate e salvate sul portale del Ministero dell’Interno, accessibile con SPID o CIE.
Click Day Scaglionati:
Il 2025 introduce più click day suddivisi per settore, un cambiamento rispetto al sistema unico degli anni passati. La procedura di domanda è digitalizzata e suddivisa per categorie, con date precise per evitare il sovraccarico del sistema:
La domanda definitiva verrà poi inviata come segue:
Inoltre a partire dal 7 febbraio 2025 ore 9.00, soltanto per l’anno 2025, oltre alle quote già presentate sarà possibile inoltrare domande per lavoro subordinato, entro un numero massimo di 10.000 istanze, per il settore dei collaboratori domestici a favore di persone con disabilità o a favore di grandi anziani.
I Paesi inclusi nel decreto flussi 2025
Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina